Milioni di Milioni
Esercitati e migliori .
Scrivi tanto ed i tuoi scritti miglioreranno .
Inventa e la tua immaginazione crescerà.
Marco Malvaldi secondo me si è esercitato tanto e sta davvero raccogliendone i frutti . I suoi romanzi migliorano uno dopo l’altro, sempre meglio scritti e più originali.
Marco ormai ha trovato la sua strada con i romanzi ambientati in amene località toscane, con personaggi molto caratterizzati e spesso in bonario conflitto tra di loro .
Questa volta si allontana dal mare e ci porta sull’appennino, in un minuscolo paese famoso per la straordinaria forza fisica di molti suoi abitanti.
I personaggi, tutti nuovi, sono un genetista ed una ricercatrice genealogica venuti a ricercare la fonte di tanta forza, l’immancabile maresciallo ed il prete, una vedova (che presto raggiungerà il suo amato Alberto), tante pie donne di chiesa, il Sindaco e signora ed il medico di base.
Una abbondante nevicata isola il paesino e quella stessa notte viene commesso un omicidio. Un po’ come A cena con delitto l’assassino è da cercare in una stretta cerchia di persone, le quali si sono tenute d’occhio per tutta la sera, ognuna fornendo alibi a tutte le altre, ognuna nascondendo un sospetto su qualcuno.
Il romanzo, divertente, ha la sua forza nell’invenzione della vita di paese, con la sua festa patronale e le attività pubbliche, nella peculiarità dei personaggi, poco descritti nel loro aspetto fisico, ma molto ben individuati caratterialmente e collocati nella messinscena e nei dialoghi, sempre intrisi di ironia e citazioni.
La storia di Piergiorgio e Margherita, i due studiosi giunti in paese, è incompiuta, ma aperta. Può darsi che ritroveremo i due investigatori per necessità, caratterialmente molto distanti l’uno dall’altro ma che sembrano intendersi a meraviglia, in qualche altra storia in giro per la Toscana.
—– un paragrafo significativo
In mezzo alla radura, a torso nudo nonostante il freddo di gennaio, c’era un tizio alto circa un metro e cinquanta, completamente pelato, con una barba che arrivava alla pancia e con due polpacci che sembravano dei San Daniele: qualcosa che, come primo istinto, già da sola faceva venire voglia di guardarsi intorno per vedere se da qualche parte ci fosse anche Gandalf. Va detto che il tipo stava evidentemente soffrendo: non tanto per il freddo, quanto probabilmente per il tronco d’albero di trenta centimetri di diametro, lungo un buon paio di metri, che il troll in questione reggeva tenendolo in verticale, appoggiato al petto e sulle mani intrecciate all’altezza dell’inguine; e, così tenendolo, camminava a passi faticosi, con il lato destro del viso appiccicato al tronco e le braccia che tremavano, mentre la cima dell’ oggettone ondeggiava a ogni singolo appoggio.
Mentre Piergiorgio rimaneva ipnotizzato dalla scena, il Puntoni non gli dette il minimo peso, rimanendo concentrato sulla Fiorentina e sull’evidente difficoltà dei gigliati di riportarsi in situazione di parità, vividamente descritta dall’esagitato cronista.
Marco Malvaldi
—- La presentazione ufficiale
Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i luoghi sono fondamentali per l’equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo dei quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente, pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo. Inoltre su Montesodi aleggia un mistero: è considerato “il paese più forte d’Europa”. Per scoprirne la causa, vengono mandati dall’Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una esperta di archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel panorama umano che gli si offre, i due non trovano nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza. È un mondo abitudinario, dominato da due gruppi familiari: il sindaco, l’onesto e schietto Armando Benvenuti, con la moglie Viola, e la maestra Annamaria Zerbi Palla, anziana vedova, con un figlio poco amato. La sorpresa arriva con una tremenda tempesta di neve che isola il paese per giorni. Piergiorgio, che alloggia nella casa della Zerbi, una mattina trova l’energica signora abbandonata in poltrona senza vita. Sembra, a prima vista, un attacco di cuore, ma Piergiorgio capisce che non si tratta di morte naturale e poiché il paese è isolato l’assassino non può essere andato via.
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