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Il mercante di libri maledetti

il mercante di libri maledettiQuando passo in libreria trovo tra le novità o tra i libri più letti (o più sponsorizzati) decine di titoli che contengono la parola ‘mistero’ , ‘maledetto’ ,  ‘segreto’,  ‘setta’ o sinonimi.

E vedo copertine rosse o nere, con teschi, con mani ossute, con tenebre o simboli magici o religiosi.

Il filone del mistero finto storico ha ormai invaso le librerie ed è una corsa di fantasia a cercare di inventare la trama più medievale e sanguinosa.

Senza leggere, basandomi solo sulle impressioni della seconda di copertina, mi sembra però che di fantasia ce ne sia poca e tutti questi racconti si assomiglino.

C’è un segreto in possesso di uno o di pochi e qualcun’altro lo vuole ad ogni costo.

Non mi ispirano fiducia questi romanzi, ma mi sono lasciato attrarre dalla buona critica di cui gode “Il mercante di libri maledetti“.

Ho così scoperto che la trama verte su di un segreto, posseduto da uno, che lo vuol passare ad un altro, il nostro mercante, ma c’è un’associazione segreta che ne vuol venire in possesso ad ogni costo.

A salvare il romanzo dall’accusa di essere poco fantasioso il finale che rovescia un paio di queste posizioni e rende più articolata la trama.

Trama che comunque si intuisce, non riesce a creare il colpo di scena come vorrebbe, visto che basta ragionare un po’ sui personaggi per capire perfettamente il loro ruolo nella storia.

Anche gli indizi sul vero ruolo di Uberto che il mercante Ignazio da Toledo si porta dietro sono piuttosto evidenti.

Comunque se si vuol passare qualche giorno in una spensierata lettura, senza bisogno di sforzarsi per risolvere gli indovinelli che sarebbero comunque irrisolvibili per una cultura comune, il mercante di libri maledetti è una buona alternativa.

Che poi anche il titolo è fuorviante, visto che non commercia solo libri e che il libro in questione non è propriamente maledetto.

— un paragrafo significativo —

L’abate si toccò la fossetta del mento con l’indice. Sembrava impaziente di affrontare un certo discorso. Quando fu incapace di trattenersi oltre, esordì: «Ebbene, Ignazio, non volete parlare del vostro segreto?».
Il mercante, che attendeva quella domanda, alzò le sopracciglia e studiò l’espressione esagitata dell’interlocutore. «Parliamone», rispose. «Prima però ditemi cosa vi ha rivelato al riguardo Maynulfo da Silvacandida. Non vorrei annoiarvi ripetendo cose che già sapete».
«So poco, a dire il vero». Rainerio sprofondò nel sedile, una luce ambigua negli occhi. «Maynulfo mi ha confidato che avete nascosto in questo monastero qualcosa di molto prezioso… Qualcosa che prima o poi sareste tornato a riprendere».
«Questo è noto a molti qui dentro. Dovrete essere più preciso se intendete affrontare l’argomento».
«Maynulfo si era ripromesso di rivelarmi ogni cosa al riguardo», si giustificò l’abate. «Purtroppo la sua improvvisa dipartita non gliel’ha permesso».
«Be’, dopotutto non c’è fretta che ne siate informato», proferì il mercante, segretamente rasserenato.
Maynulfo aveva tenuto fede al giuramento, non rivelando il segreto neppure al suo successore.

Il mercante dei libri maledetti

Newton Compton

Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo di ritorno da un esilio in Terrasanta viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato “Uter Ventorum” lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele anziché trovare il libro Ignazio si imbatte in un mistero: l'”Uter Ventorum” è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?

il mercante di libri maledetti

Il mercante di libri maledetti ultima modifica: 2012-11-11T22:04:04+00:00 da admin-Salvatore
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