I peggio stronzi
Natangelo è un vignettista satirico molto apprezzato e a turno inviso alle varie fazioni politiche. Puoi trovare la maggior parte delle sue vignette sul suo sito ufficiale e se non ti fai due risate sei una persona triste oppure totalmente avulsa dalla politica italiana. Perché il lavoro di un vignettista satirico è principalmente seguire la politica e sbeffeggiarla.
I peggio stronzi però non è una raccolta di vignette, ma una specie di autobiografia, anche se concentrata sul suo lavoro e le reazioni che suscita. La rotazione politica degli indignati dalle vignette è sintomo di una buona equidistanza ed imparzialità del lavoro di Natangelo, che io seguo sempre.
Questo libro è anche un promemoria dei fatti principali dell’ultimo decennio, dall’ascesa politica del Movimento 5 stelle, alle divisioni e incongruenze del Partito Democratico, alle giravolte di Matteo Renzi. Ma si va oltre la politica pura, con i fatti di Charlie Hebdo, l’omicidio Regeni e la tragedia di Rigopiano. Un tutto nelle peggio storie attraverso le migliori vignette dell’artista.
Certamente non è un libro per chi è totalmente disinteressato alla politica e alla rivisitazione dei fatti di attualità. E’ anche un punto di vista personale sulle vicende citate, anche se vissute in prima persona.
Il Natangelo che si scopre in questo libro non è un vignettista ancorato alla sua scrivania con la matita in mano, ma un giramondo che va a vedere in prima persona i fatti che poi racconta.
Personalmente ho apprezzato questo escursus nella politica recente e ho scoperto sfaccettature importanti riguardo a fatti che conoscevo solo superficialmente, come notizia data ai TG.
Consigliato a chi ha voglia contemporanea di evasione e informazione, perché anche se non ci sono le vignette l’humor ficcante di Natangelo esce anche da queste parole scritte.
Un paragrafo significativo per I peggio stronzi
Andiamo alla mattina del 25 agosto 2016, un anno e mezzo dopo i fatti di Parigi. Sono le 10 quando il sito di news «Blitzquotidiano» pubblica questo titolo: Terremoto Amatrice, la vignetta choc sulla prima pagina del «Fatto Quotidiano» e un articolo con questa (prevedibile) conclusione: «Il vignettista Natangelo cerca così di ironizzare sulla tragedia del terremoto di Amatrice, nel centro Italia. Sinceramente non se ne vedeva la necessità».
Cos’è successo? Il 24 agosto 2016 alle 3:36 del mattino un terremoto rade al suolo Amatrice, comune in provincia di Rieti, e fa 235 vittime. Quel giorno ho dedicato una vignetta al dramma: la morte (rappresentata col classico scheletro con una tunica nera e una falce) che, davanti alle macerie, chiede scusa alle vittime e prova a giustificarsi dicendo «Avevo solo chiesto un’amatriciana».
La brigata “Indignados Social Network™” – cioè una frotta di utenti anche piuttosto cospicua sempre pronta a intervenire ovunque sui social ci sia da ripristinare il senso di vergogna, gente che io immagino come i navy seals del NonAvereUnCazzoDaFare e che ritroveremo spesso più avanti – mi prende di mira: partono le previste 48 ore di shitstorm che trascorro a sorseggiare prosecco e leggere Seneca mentre questi tizi come cani inferociti sbavano sulla mia pagina Facebook, mi strapazzano i cuscini di Twitter e fanno la pipì sui commenti del mio blog.
La presentazione ufficiale per I peggio stronzi
Un libro esilarante che vi farà indignare, piangere, riflettere, forse anche incazzare, ma – come scrive Natangelo – «sono un vignettista, è il mio lavoro. Qualcuno ride, qualcun altro si incazza. E io ora vi racconterò la storia di quelli che si sono incazzati».
Mario Natangelo è il vignettista de il Fatto Quotidiano . Da Scampia, quartiere difficile alla periferia di Napoli in cui è nato e cresciuto, arriva a Roma, a raccontare il Potere dalla sede di un giornale d’attacco. Partendo dai governi Berlusconi e Monti fino ai governi Renzi, Gentiloni e Conte, costruisce una cronaca di prima mano, impietosa e divertita, di tutto il campionario umano con cui ha avuto a che fare tra politici arrivisti e politici arrivati, giornalisti di grido e giornalisti che gridano, vignettisti che resistono e vignettisti che hanno mollato. Mario Natangelo non è soltanto un autore dissacrante e divisivo, con uno sguardo sull’oggi allo stesso tempo dolce ed efferato, ma è soprattutto uno smaliziato entomologo di questi tempi strani che oscillano tra la farsa e la tragedia.
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Humor
2021
233
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