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Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone

Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone

Un’altra puntata per la serie I Bastardi di Pizzofalcone.

Un onesto commerciante di fiori viene trovato ucciso nel suo chiosco, il corpo con evidenti segni di violenza e ferocia.

Il Commissariato di Pizzofalcone come al solito deve risolvere l’omicidio in tempi brevi ber dare ancora una volta prova della propria efficienza e scongiurare un progetto di chiusura che non è mai accantonato definitivamente.

L’indagine però è difficile per mancanza di un movente evidente e piste chiare da seguire: il commerciante è amatissimo da tutti ed il racket del pizzo non sembra essere coinvolto.

L’indiziato più seguito è un ragazzo che conviveva con il deceduto, con cui nei giorni precedenti ha avuto un litigio, ma anche se è introvabile non tutti sono concordi nel ritenerlo lìomicida.

La concentrazione per le indagini è ostacolata dalle personali vicissitudini amorose degli investigatori. Piras sta pensando di lasciare Lojacono, che invece sogna un futuro insieme; Alex è mortificata e pentita di aver lasciato andare via Rosaria; Palma e Ottavia proseguono le loro danze di avvicinamento; Aragona si schermaglia con l’infermiera di Pisani e Romano è diviso tra il dovere verso la moglie e la bambina da adottare e l’amore per la minuscola dottoressa dal grande cuore.

Come già detto per Nozze, sembra che De Giovanni abbia esaurito l’entusiasmo per i suoi Bastardi e le storie siano molto più superficiali rispetto ai primi romanzi della serie. Sempre una lettura piacevole, ma deludente se ti aspetti i livelli delle storie che hanno reso famosa questa serie.

Un paragrafo significativo per Fiori

Il lavoro di gambe durò appunto l’intera mattina, ma diede pochissimi frutti. Di una dozzina di porte alle quali bussarono se ne aprirono quattro, e nessuno aveva sentito un fiato nella piazzetta all’alba del giorno precedente.

Tutti, però, ammisero di conoscere bene Savio, da sempre. E tutti sembrarono sinceramente addolorati per la sua morte, e privi della minima idea su chi potesse essere stato. A parte il racket, è ovvio.

Un pensionato dalle mani sporche di calce per dei lavori che stava facendo all’interno dell’appartamento disse:

– Ispetto’, quella è gente che non si fa rompere le uova nel paniere, ve lo dico io. Quando Savio rilasciò quell’intervista ci andai apposta, per capire perché l’aveva fatto. E lui, con quel sorriso che faceva sempre, Giova’, mi disse, se ognuno di noi si fa i fatti suoi, quelli si prendono la città. Cosí, mi disse.

Né Giovanni né gli altri frammentari e incerti testimoni che accettarono di parlare sapevano chi fosse il ragazzo albanese che aiutava Niola. Non erano clienti ma solo conoscenti, buongiorno e buonasera, dissero.

La presentazione ufficiale per Fiori

È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell’aria l’odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell’anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo?

«Non delude le attese lo scrittore partenopeo che non scrive solo per amanti del genere» – Vincenza Alfano, Corriere del Mezzogiorno

Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l’anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po’ di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l’uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.

Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone

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Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone ultima modifica: 2021-02-06T08:06:00+00:00 da admin-Salvatore
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