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Storia di un corpo (Daniel Pennac)

Storia di un corpoIl testo di Storia di un corpo riproduce il diario intimo di un uomo tenuto dall’adolescenza alla vecchiaia (e morte).

Il ragazzo ha iniziato a scrivere il diario perchè turbato dal suo aspetto fisico e non in pace con se stesso, decidendo di migliorarsi fisicamente e contemporaneamente tenere traccia dei suoi cambiamenti.

Seppure più volte ricorda che il suo non è un diario personale come tutti gli altri, ma solo la storia dell’evolversi del suo corpo, degli incidenti e delle malattie, in realtà le pagine parlano molto dei complessi psicologici, delle ansie, degli scherzi dell’immaginazione e dell’imbarazzo nella vita sociale.

Ogni pagina è scandita da una data, e l’intervallo di tempo tra una pagina e l’altra è irregolare. Ci possono essere pagine scritte una di seguito all’altra, quando qualche avvenimento sconvolgeva la vita del protagonista, pause di mesi e addirittura di anni.

Il diario viene lasciato in eredità alla figlia prediletta, e tra i vari periodi che scandiscono la vita dell’uomo ci sono delle pagine a lei indirizzate per spiegare il contenuto del diario.

Dovendo rappresentare un diario personale, i fatti e le persone vengono date per acquisite (se scrivo un diario non mi metto a spiegare che Rodolfo è mio fratello, scrivo Rodolfo ha fatto questo). Eppure il sunto del diario è nei rapporti dell’autore con tutte le persone, familiari, amici e colleghi di lavoro, che gli ruotano intorno. Il corpo serve ad interagire con queste persone, il diario dovrebbe essere dedicato alle sue funzioni ed alla sua materialità, invece alla fine è la mente e ciò che vi circola a prendere il sopravvento.

Cosa succede nella vita di questo corpo ? Molto gira intorno al sesso, qualche incidente e qualche malattia fuori del comune e tutte le manifestazioni esterne di un corpo che invecchia.

Quasi 90 anni di vita, dal 1936 al 2010. Ci sarebbero avvenimenti da raccontare da parte di una persona che pure per lavoro si dovrebbe spesso trovare a stretto contatto con avvenimenti importanti. Invece ciò che succede nella società in questo lungo periodo viene trascurato.

Certamente si tratta di un esperimento narrativo inconsueto. Apprezzare o meno questo libro dipende molto dai gusti personali.

—– un paragrafo significativo —–

23 anni, 6 mesi, 4 giorni – Lunedì 14 aprile 1947

La visita è durata sette minuti. Ne sono uscito terrorizzato. Non ricordo nemmeno un quarto di quel che mi ha detto il gastroenterologo. Non sarei in grado di descrivere il suo studio. Strana paralisi della mente. È fortunato, un paziente ha annullato l’appuntamento perciò posso vederla fra tre giorni. È la verità o mi ha rifilato questa frottola per non dirmi che ero un caso urgente? Invece di ascoltarlo, scrutavo la sua faccia. Asciutto, preciso, mi comunicava che fra tre giorni mi avrebbe infilato un tubo nello stomaco per vedere cosa succede lì dentro. Sulla faccia dello specialista non c’era assolutamente nient’altro da leggere tranne questa informazione, eppure la mia ipocondria attribuiva a ciascuno dei suoi lineamenti inconfessabili pensieri reconditi. Ti sta dando di volta il cervello, mio povero ragazzo, reagisci come se questo camice bianco fosse un infiltrato delle SS!

—– la presentazione ufficiale —–
Storia di un corpo

3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre Lison si vede consegnare un pacco un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna con tutta la sua fisicità il corpo dell’io narrante che ci accompagna nel mondo facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva l’odore dell’amata tata Violette il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d’uva. Giorno dopo giorno con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine il narratore ci racconta un viaggio straordinario il viaggio di una vita con tutte le sue strepitose scoperte con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti muscoli felici per una lunga camminata attraverso Parigi e denti che fanno male evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento con l’amore pudico con cui sempre osserva gli uomini Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.

Storia di un corpo

Storia di un corpo (Daniel Pennac) ultima modifica: 2014-08-22T22:12:26+00:00 da admin-Salvatore
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